Regione: Alpi italiane
Durezza: 1032 pss
Dislivello (m): 1432
Chilometro più ripido: 11.2%
250 m più ripidi: 13%
Piede: 1199 m Cima: 2618 m
Pendenza media: 5.6%
Lunghezza: 25.2 km
Da: Bormio
Pavimentazione (2023): media
Altri ciclisti: >25 all'ora
Veicoli a motore: 60-180 all'ora
Paesaggio e strada:
(5/5)
Ristorante o bar in cima: si
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S LATO    
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La salita da Bormio al Passo di Gavia è una delle salite più belle che conosco, esattamente come sua sorella dell'altra sponda (da Ponte di Legno). I primi 12 chilometri fino a San Caterina Valfurva difficilmente contribuiscono a questa valutazione massima. In questo tratto la strada ampia e un po' trafficata, la cui pendenza varia tra -2 e 9%, corre più o meno dritto. Subito dopo Santa Caterina il viaggio diventa un vero piacere. Qui la strada è molto più stretta e con dieci tornanti la strada, che ora è costantemente ripida (per lo più 7-9%), si snoda verso l'alto attraverso una bellissima foresta. Alte vette diventano visibili dietro gli alberi. Dopo aver attraversato il limite degli alberi la strada prosegue in un'ampia curva si piega a destra verso il Passo di Gavia. Ad un certo punto, però, la strada devia bruscamente e brevemente a destra. È proprio in questa deviazione che si trova il tratto più ripido inizia tutta la salita, compreso un chilometro con pendenza dell'11,2%. Ci sono anche brevi passaggi ancora più ripidi. Ho passato momenti difficili qui, anche a causa dell'aria rarefatta. Per fortuna i 6 chilometri rimanenti dopo questo tratto ripido erano più facili (1-8%). Tutto intorno ci sono montagne alte e ripide che sono impressionanti. A sinistra appare in lontananza un ghiacciaio (Ghiacciaio di Dosegú). Poco prima del passo si costeggia un lago (Lago Bianco), che ha un meraviglioso colore turchese se splende il sole (tradotto da Loris Bonotto).